Bucolicò è un progetto di Santa Maria del Tempio, e dei volontari del Circolo Geom. Umberto Piazza, a firma dell’Arch. Simone Filippini. L’obiettivo è quello di integrare all’interno degli spazi del convento, della parrocchia e del circolo culturale ricreativo dei percorsi conoscitivi legati al tema del territorio, in particolar modo focalizzati sui processi di sviluppo agricolo che hanno segnato la storia evolutiva del quartiere di Santa Maria del Tempio.
Un museo all’aria aperta che racconti la storia di Santa Maria del Tempio, del territorio, della lavorazione agricola che lo contraddistingue, che recuperi, grazie al restauro dei nostri artigiani e agricoltori, le attrezzature agricole del passato, di cui siamo proprietari, per raccontarne la storia, l’utilizzo, il cambiamento.
Un museo all’aria aperta visitabile tutto l’anno, che trasmetta, come fa la terra, il cambiamento delle stagioni, e delle lavorazioni.
Un percorso che racconti il cammino della vita, che ne scandisca il tempo evolutivo ed innovativo.
Che permetta di recuperare, esporre e raccontare la storia delle radici di tutti noi.Il progetto si concentra sull’analisi spaziale dello stato di fatto dell’edifico in modo tale che l’integrazione del museo risulti coerente con la struttura attuale. Analizzati gli aspetti distributivi ed individuato lo spazio da destinare al museo, il progetto è il risultato di una nuova riorganizzazione funzionale capace di compensare in maniera adeguata e ponderata gli spazi per l’inserimento della nuova funzione museale.
Il progetto del museo agricolo , rappresenta un’opportunità di crescita, attraverso la quale approcciare ragazzi al mondo dell’agricoltura.
In questo modo gli utenti diventano uno strumento mediante il quale promuovere il territorio e la sua identità.
Punto a favore del progetto è sicuramente il contesto in cui il plesso si inserisce. L’ambiente si riflette sul quartiere e sulla collettività, lasciando le tracce di un processo evolutivo che non si è mai arrestato.
Il concetto intorno al quale ruota e si profila l’idea progettuale quindi, è strettamente legata ai temi della sostenibilità e dell’identità territoriale. Il museo vuole essere non solo un luogo di conoscenza e tradizione ma anche un luogo di ripartenza economica, per l’intero quartiere agricolo di Santa Maria del Tempio, e per il territorio circostante.
Un modo per gli abitanti di rappresentare il patrimonio, il paesaggio, il sapere in cui si riconoscono e che desiderano trasmettere alle nuove generazioni.
Un esposizione che trasmetta il modo con cui la comunità locale vede, percepisce, attribuisce valore al proprio territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e a come vorrebbe che fosse in futuro. È un modo per salvaguardare l’identità.
Il tema dell’agricoltura e delle attività legate alla terra e alla stagionalità sono il fulcro di questo museo, che vuole essere poliedrico, farsi voce narrante di tradizioni passate con lo sguardo rivolto al futuro.
L’uomo si aggrappa alle tradizioni, acquisisce, conserva e tramanda.
La conservazione della memoria attraverso gli oggetti diventa una necessità.
Il Circolo Umberto Piazza e gli abitanti del quartiere di Santa Maria del Tempio intendono realizzare il progetto Bucolicò autotassandosi, con donazioni private, con offerte e utili ricavati dagli eventi in programma, partecipando a bandi e a raccolte fondi.
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